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Paesaggi a Fasano

Paesaggi a Fasano
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Argomento: Fotografia
Paesaggi a Fasano
€ 28,50
€ 30,00
Imponibile: € 28,50
Scheda tecnica
Anno di pubblicazione: 2015
Autore: Piero Pellegrini
Confezione: cartonato
Formato: 21x28
Illustrazioni: a colori
ISBN: 9788896711385
Pagine: 240

Piero Pellegrini

Paesaggi a Fasano

Un variegato mondo tra cielo, mare e terra


Voi lo sapete: può esserci un cuore dentro un solo istante, così dentro una cosa o dentro un luogo. Il cuore mio è dentro quel luogo lì il luogo che mi commuove...
Sono i versi iniziali del componimento: Salvatemi il Canale che a pagina 17 apre quest'opera e ne informa il senso. Il cuore, così tanto evocato in ogni parte, non è né fisico, né geometrico di centro dei luoghi, e non è, soltanto, quello della sensibilità, della suggestione emotiva, che può essere di chiunque si accosti a luoghi, tanto capaci di affascinare, come questi.
Piuttosto è il cuore del sentire le cose e i luoghi in un'appropriazione che diviene identificazione. Perché, questi, non sono luoghi qualsiasi, ma per quelli che vi sono nati, primariamente, costituiscono i luoghi degli affetti e della memoria, dunque, dell'anima.
Con questa chiave i paesaggi di cui parlo, articolati in così tanti vari scenari e così intimi per queste stesse persone, non sono soltanto la sponda materiale in cui si contestualizza l'esperienza vissuta. Essi, nel loro insieme, costituiscono il teatro spirituale in cui si riannodano i fili, variamente e vicendevolmente intrecciati, tra il modo in cui vengono percepiti da ognuno, quali proiezioni del proprio essere persona in virtù della sensibilità, della capacità immaginifica, della cultura, nonché degli interessi di cui è capace, e il modo in cui vengono gestiti come ambiti di vita.
L'opera, dunque, non vuole descrivere in modo asettico e indifferente i paesaggi di Fasano con intenti didascalici e accenti professorali, ma è - spero di essere credibile in quanto sto per dire - il riflesso di un approccio sentito e partecipato verso una terra che, pur non essendo quella natale, tuttavia sento mia perché, negli anni, ha saputo conquistare il mio cuore.
E anche perché, muovendomi tra questi scenari paesaggistici, non solo ho sentito il mio cuore e quello dei luoghi con cui sono venuto a contatto, ma, piacevolmente, ho toccato il cuore delle tante persone, che con me si sono apette in modo sensibile e umano.


L'autore

Nato in tempo per avere brani di memoria del buio finale della II Guerra Mondiale, coinvolto nella confusione del dopoguerra cambiando domicilio tra una località e l'altra del Leccese, ho completato gli studi al Liceo Classico di Ostuni, il paese natale, laureandomi, poi, in Scienze Biologiche. Da allora ho sempre insegnato, trasferendomi in modo definitivo nel Liceo di questa città nel 1969. Poi, nel1973, sono diventato cittadino fasanese.
Ho sempre curato vari interessi culturali in ambiti scientifici e artistici. Ho partecipato alla vita politica, come dirigente di Partito e candidato, nonché a quella civile, quale componente di organismi collegiali, scolastici e non. Ho completato la mia opera professionale con la pubblicazione presso Schena Editore di: Progetto Armonia, volume scritto con la collaborazione di molti miei alunni del locale Liceo Scientifico. La felice condizione di pensionato mi consente di coltivare i miei interessi in modo allargato e impegnato. In particolare, dal periodo della sua fondazione, collaboro con la locale Università del Tempo Libero, come docente e consigliere. Sono stato anche il suo presidente. A quel tempo ho fondato il giornale Vitattiva, partecipando al suo Ufficio di Redazione.
Scrivere, quando si tratti di cose che sento, mi diverte e mi appassiona. Per questo ho scritto di tutto. In modo speciale mi piace la sfida con me stesso rappresentata dalle difficoltà di espressione e di composizione della poesia, cui mi dedico, sempre nell'ombra, in maniera non sistematica. Non altrettanto provo piacere, adesso, mentre sto scrivendo queste note autobiografiche. Peraltro, non mi va di sdoppiarmi per scrivere in terza persona, com'è consuetudine. Che noia, credetemi! (L'Autore)

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